Si alternano i giorni, ma in verità è come se si alternassero intere stagioni: giorni sereni e pieni di sole, cieli azzurro-blu limpidissimi si accostano a nuvoloni grigi, temperature autunnali, clima umido e lacrime di pioggia.
Con la stessa facilità e rapidità con cui si passa dalle mezze maniche alla giacca, anche tu, nello stesso modo, muti e alterni umori opposti: al mattino sei ricca di sole, sei tersa come un cielo di piena estate e hai negli occhi una luce profondamente nitida e calma come il più bel mare che ricordo di aver visto nella mia isola a forma di farfalla. Pochi istanti più tardi cambi il tuo clima interiore e iniziano a comparire nuvoloni tempestosi.
E io, che in certi momenti mi sento capitano della nave con in mano ben saldo il timone, ad un tratto mi sento naufrago e in balia delle onde.
Poi mi ricordo che alla natura non si comanda, che questa deve fare il suo corso, sempre e al di là dell’uomo, delle sua volontà e delle sue capacità, costantemente in esame.
E allora ti guardo e, andando al di là dello sconforto che ogni tanto mi blocca, sorrido. Sorrido perchè tu bambina mia, tu sei la quintessenza della naturalezza, sei la cosa più naturale e spontanea che io abbia mai conosciuto e, a volte come fiume in piena, a volte come ruscello fresco di montagna, stai facendo il tuo corso e stai percorrendo la tua strada verso il mare.
Non ti fermo, non ti intralcio. Cerco solo, con la mia scialuppa di salvataggio, di starti dietro, per non perdere me e per non perdere di vista te.
Perchè ci sono tante cose che insieme a te voglio fare, tante cose che ti voglio far vedere, che ti voglio far conoscere. Ci sono luoghi semplicissimi e bellissimi in cui desidero portarti e, fra questi, uno dei primi posti che mi piacerebbe diventasse a te familiare è l’orto del nonno: lì crescono, sotto cure amorevoli e lavoro attento, tanti buoni frutti, tanti cibi che poi ti proporremo di assaggiare e, ne sono certa, sarà tutto più bello se fin da subito imparerai e scoprirai da dove vengono, come crescono e come si raccolgono.
Mi piacerebbe regalarti una piccola aiuola, come fece la tua bisnonna con me, quando ero bambina. Sarà tutta tua e lì potrai giocare e sperimentare in prima persona la bellezza della natura: tu pianti un semino, lo curi, ne nasce una piantina e poi questa ti ringrazia con i suoi frutti.
Potremmo cominciare per esempio con delle piantine di fragole… così poi metteremo nel cestino le tue insieme alle nostre e, insieme, le trasformeremo in una golosa, sana e buonissima confettura in cui, facendo finta di non vederti, ti lascerò affondare il ditino che poi finirà dritto in bocca.
Per questa confettura di fragole ho utilizzato il metodo Christine Ferber.
Questa modalità di preparazione di confetture e marmellate è semplicissima ma sorprendente!
La Ferber, altrimenti conosciuta come la fata delle confetture, ha messo a punto un metodo che garantisce confetture dal colore acceso e brillante e dal profumo intenso e ricco.
Questo metodo si divide fondamentalmente in due fasi: la frutta va tagliata a piccoli pezzettini, unita allo zucchero e al succo di limone, portata solo al bollore per poi essere lasciata in macerazione per una notte in frigorifero. Il giorno successivo basteranno pochi minuti di cottura (prima solo del succo rilasciato durante la notte e poi anche della frutta) e la confettura sarà pronta e con un colore vivo e acceso.
La Ferber dice che la macerazione, che inizialmente fa rilasciare il liquido sciropposo, permette anche di diminuire i tempi di cottura e conservare il gusto della frutta: “Durante la cottura, lo zucchero si fonde e penetra dolcemente nella frutta per candirla. Al momento dell’ebollizione, una parte di acqua contenuta nella frutta evapora, i succhi si trasformano, grazie all’azione della pectina unita all’acidità della frutta, conferendo così la “texture” caratteristica di una confettura”.
Io, incuriosita da questo processo, ho seguito le fasi da lei indicate, ma ho ho più che dimezzato le dosi dello zucchero secondo le mie abitudini e i miei gusti personali (lei infatti utilizza pari peso di zucchero e di frutta) ottenendo comunque un risultato davvero delizioso!
Provare per credere!
CONFETTURA DI FRAGOLE
(metodo Ferber)
Una confettura sana e deliziosa da preparare in poche, semplicissime mosse!
Livello: facile Tempo: 10 min + riposo + 30 min cottura Dosi: 4 vasetti
Ingredienti:
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1,2 kg fragole mature
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1 mela renetta
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400 gr zucchero di canna
Procedimento:
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Lavate delicatamente le fragole, pulitele e tagliatele a piccoli pezzettini. Versatele in una pentola larga.
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Pulite la mela, tritatela grossolanamente e aggiungetela alle fragole. Unite anche lo zucchero e fate riposare per 1 ora in frigorifero.
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Portate sul fuoco, fate raggiungere il bollore e spegnete subito la fiamma. Fate raffreddare completamente, coprite con il coperchio e mettete in frigorifero per una notte.
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La mattina seguente passate la frutta in uno scolapasta in modo da dividerla dal succo. Rimettete il succo nella pentola e portatelo a bollore. Abbassate la fiamma e fate cuocere solo il succo per 15 minuti.
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Aggiungete a questo punto la frutta tenuta da parte e fate cuocere altri 15 minuti. Spegnete e mettete subito la confettura calda nei vasetti precedentemente sterilizzati (io come sempre li lavo, li asciugo e li passo 5 minuti alla max potenza al microonde).
18 comments
NOn ho mai provato questo metodo x le confetture e mi hai proprio incuriosita 🙂
X il resto torno a ripetete che sei e sarai una mamma da invidiare 😛
Grazie carissima consu
Oggi qui pieno sole, ma hanno già avvisato che domenica pioverà….e metereopatica come sono non ti dico gli alti e bassi che sto passando…
Una fetta di pane fresco e la tua marmellata e già risplende il sole!!!!
Un abbracciotto e un super buon week end
Ci avevi visto giusto.. ?
Mi ha emozionato questo tuo post sai?? un giorno dovrai far leggere alla tua bimba ciò che oggi scriveva la sua mamma!!!! Golosa la tua confettura invece.. baci e buon w.e. :-*
❤
che bella idea quella di regalare un piccolo spazio di terra da coltivare e veder crescere! e interessante anche questo modo di fare la marmellata, non lo avevo mai sentito prima, grazie per avermelo fatto conoscere!
un bacione cara, buon weekend!
Grazie a te compagna di colazioni ?
Inutile dirti che la confettura di fragole sia la mia preferita! Mi hai incuriosita con questo metodo che non tarderò a provare!
Per il resto come va dolce mammina? Ti seguo suo social e la tua principessa è incantevole!!! E tu raggiante!!!!!! Un bacino piccoline! 🙂
te ne innamorerai!!! va benissimo… moooolto impegnativa la micro Ludi, ma una meraviglia <3
Ottima Elena!! Io uso questo metodo, è molto più veloce e resta un bel colore alla confettura!! L’ ho fatta anche io di fragole quest’ anno, è già praticamente finita!!
Vi mando un bacio e vi stringo!!
anche la nostra è già quasi finita 😛
…se poi a guidarla saranno gli occhi premurosi della sua mamma e del suo papà fioriranno anche i cuori!
Che emozione “seguirvi” silenziosamente e discretamente anche da lontano…
Un abbraccio!
<3 ti ringrazio milena
Questo metodo è favoloso per avere delle confetture che mantengono inalterati il sapore e la consistenza della frutta e poi di fragole è irresistibile! Spesso le preparo con il Bimby per semplificarmi la vita, ma fatte così ha tutta un’altra poesia….
Un bacio 🙂
verissimo! infatti dura pochissimo…. ma con le mie fauci è sempre una lotta 😀
[…] E’ passato esattamente 1 anno da quando, incantata dalla meraviglia della scoperta che la mia bambina mi stava regalando, in questo post scrivevo: […]
[…] per questa confettura, ho usato il METODO di C. FERBER (di cui vi ho parlato più dettagliatamente qui), così come ho fatto in precedenza anche per la confettura di fragole, fragole e rabarbaro, […]