Non mi sembra vero essere arrivata alla fine di questo percorso, aprire gli occhi e riuscire a vedere un orizzonte tinto di colori nuovi, che ancora non conosco, ma da cui tanto ho desiderato farmi rapire.
Ed eccoci qui, dunque, al termine di una strada fatta di molte salite irte e difficili, che spesso mi hanno fatta traballare. Una strada che ora mi presenta un ponte e che mi vede ancora con il naso all’insù, ma verso un cielo più sereno e più terso a cui non vedo l’ora di tendere le braccia.
Ma se mi trovo qui lo devo anche e soprattutto a molte persone che mi sono state vicine e a cui sento di voler dire “Grazie”.
Grazie al professor Navarini, per aver reso possibile la stesura di questo lavoro, per avermi seguita e ascoltata in tutti questi mesi per un numero incommensurabile di ore!
Grazie, sopra ogni cosa, ad Alessandro per avermi presa per mano in un momento di forte smarrimento, per avermi dato la forza di rialzarmi e di continuare incessantemente a muovere i giusti passi sul cammino della mia vita. Una vita che ora finalmente ha un senso e una direzione. Grazie per tutta la cura che hai avuto nel guidarmi e nel farmi credere in me stessa; grazie per i tuoi consigli e la tua saggezza, per l’insegnamento che la passione che metti in tutto ciò che fai mi ha dato e continua a darmi; grazie per l’infinito amore che mi hai donato e per aver deciso di condividere insieme a me un sogno e un progetto di vita.
Grazie ai miei genitori, neo membri di G.a.s.a.bi.le., a cui dedico la mia tesi come buon augurio per questa nuova avventura. Grazie per non aver mai smesso di darmi fiducia anche quando tutto faceva credere il contrario, per avermi educata tanto con parole dolci quanto con rimproveri, perché ciò che sono oggi è anche merito vostro e spero possiate essere fieri di me un giorno quando insieme ci guarderemo indietro e saremo in grado di ridere sugli errori e i tormenti passati.
Grazie a mia sorella Giorgia per l’esempio che per me ha sempre costituito e per il suo essermi vicina nonostante la lontananza da casa.
Grazie ai miei nonni per il loro affetto e le loro mille premure, che nonostante il passare degli anni non sono diminuite.
Grazie a Francesca, una delle colonne portanti della mia vita, il mio grillo parlante, un’amica e una sorella da sempre e per sempre presente nel mio cuore.
Grazie a Stefania, per aver condiviso con me gioie e dolori di questi lunghi anni universitari, per essere stata un appoggio e un rifugio e per volermi bene.
Grazie alla famiglia e alla nonna di Alessandro da cui mi sono sentita sinceramente accolta e coccolata come una figlia, per avermi sostenuta e accompagnata in questo lungo anno.
Grazie a Paolo e Barbara, a Gianni e Annapaola, a Cristina, a Diego e Alessandro e a Luciana e Riccardo per la disponibilità e l’interesse che hanno dimostrato nei riguardi di questa tesi, per avermi fatto entrare nelle loro case e nel loro modo di vivere, per avermi fatto riflettere su alcune tematiche e aver aperto in me un mondo tutto nuovo che con gioia sto conoscendo.
E grazie ai Gas, a tutti i suoi membri sparsi per il mondo, ai consumatori critici, a coloro che vivono nella sobrietà, a chi ha un comportamento consapevole e agisce con responsabilità, perché credono nella possibilità di un cambiamento e, non fermandosi di fronte alle difficoltà, si adoperano per attuarlo.
Elena
CONGRATULAZIONI!
grazie!!!!
Anche tu.
Come me.
E come Novecento quando doveva scendere gli ultimi 3 gradini di quella nave.
Io ho sceso soltanto il primo. Gli altri due ancora non so.
Ma per quelli c’è tempo.
Oppure forse quel tempo non arriverà mai.
Se me lo concederai ti aspetterò.
E mano nella mano decideremo insieme il “se” e il “quando” di questo nuovo viaggio.
Ricco di sogni, ma anche di “perché”.
Dove esisterà anche il tempo, ma soltanto quello scandito dai battiti dei nostri cuori.
E potremo anche scendere e risalire, cambiare rotta e tornare indietro.
Seguire il vento oppure andargli contro.
Per ogni sole che muore, c’è una luna che rinasce.
E così sarà per noi.
Finché il nostro cammino non diventerà una danza.