Prima di partire Ludovica mi ha chiesto di metterle al polso un nastro, come segno del nostro legame al di là dello spazio fisico che ci divide in questo momento: un filo invisibile agli occhi (ma non al cuore) di quel nastro, ci tiene sempre vicine. Se già quindi nel post precedente avevo cercato di accorciare le distanze con una ricetta tradizionale propria di quella terra che ora la sta accogliendo e coccolando sotto il suo caldo sole, oggi torno a farlo una seconda volta con le sarde a beccafico!
Un filo di quel nastro quindi è teso e attraversa mari e monti, da Barcellona fino a Favignana e oggi lo voglio smuovere un po’ di più, tirandolo un pochino, come a “punzecchiarla” per farle sentire che ci sono, che sono vicino a lei con i sapori di casa, di quella che oggi è la sua casa.
Le sarde a beccafico sono infatti una famosa e squisita ricetta siciliana che, davvero, non si può non amare e che ho preparato per noi e per Ludovica qualche giorno prima della sua partenza.
Gli ingredienti
Pochi, freschissimi e di prima qualità: questi gli imperativi per la ricetta tradizionale della sarde a beccafico, gli involtini di sarde ripiene gustosissimi e profumati! Eccoli di seguito:
- Sarde: devono essere super fresche, desquamate, pulite da interiora, testa a e lisca centrale e infine aperte a libro.
- Pangrattato: va tostato in padella con uno spicchio di aglio ed è la base del nostro ripieno a cui si aggiungono:
- Pinoli
- Uva passa
- Prezzemolo
- Olio evo
- Agrumi: arancia e limone sono qui fondamentali e infatti li troviamo sia nel ripieno (la scorza del limone e 2 cucchiai di succo di arancia) , sia nell’intingolo leggermente agrodolce che viene versato sulle sarde appena prima di essere infornate (creato emulsionando succo di arancia, zucchero e olio)!
Perchè si chiamano “a beccafico”?
Il beccafico è il nome di un volatile che moltissimi anni fa si godeva alle tavole dei nobili siciliani. La plebe più povera, non potendosi permettere piatti così prelibati, ha allora reinventato quella ricetta con estro e fantasia usando gli ingredienti poveri che aveva sempre a disposizione, ovvero le sarde!
Queste ultime, una volta riempite, vengono infatti posizionate nella teglia con la codina all’insù bene in vista proprio a richiamare la codina del beccafico! Affascinante colpo di genio, non è vero?
La ricetta
La ricetta delle sarde a beccafico è facile e tutto sommato veloce: vi ruberà poco più di 1 ora cottura compresa!
Certo, va acceso il forno, ma ne vale la pena credetemi!
A onor del vero va detto che ci sono differenti versioni di questa ricetta tradizionale siciliana che variano in relazione alla zona: la più importante differenza è quella tra la ricetta palermitana e quella catanese. Io oggi vi presento la versione tipica di Palermo, invece nel catanese è consuetudine accoppiare le sarde 2 a 2, impanarle e friggerle.
Pronti?
Per la RICETTA COMPLETA CON TUTTE LE FOTO PASSO PASSO vi rimando QUI su Ricetta.it. Trovate anche tutti i miei consigli e le varianti per una riuscita perfetta del piatto! Non perdeteli: sono appena sotto la ricetta!
Vi abbraccio forte!
Elena
NON PERDERE QUESTE ALTRE RICETTE SICILIANE:
- Caffè al pistacchio
- Pasta siciliana con la mollica (‘ca muddica)
- Biscotti siciliani ai fichi (cuddureddi ficu)
- Bucce di fichi d’india impanate
- Cassata al forno