pizza alla burrata con rucola e pomodorini

by Elena Levati

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Mi manca la pizza italiana. Sì, a costo di sembrare una tipica italiana emigrata all’estero, io lo dico e non lo nego: la pizza mi manca un sacco!

Non che non ci siano pizzerie italiane valide, intendiamoci, ma se dicessi ad un napoletano quanto costa una margherita qui, credo sverrebbe! Insomma ci sta svenarsi per una pizza buona, ma ogni tanto l’auto produzione non guasta, mettiamola così! 🙂

Io, che sono sempre stata una sforna pizze seriale, che quando ero in Italia non mancavo mai di impastare il venerdì per avere il sabato sera una bella pizza fumante sul piatto, da quando sono venuta in Spagna impasto molto meno.

Sembra un controsenso, lo so, ma una ragione (purtroppo) c’è: ho dovuto lasciare nella mia micro casina italiana il mio amatissimo fornetto per la pizza perchè, non essendo elettrico, ma funzionando sul fornello, non può essere usato sulla piastra ad induzione che invece ho qui! Lacrime e pianti infiniti, ma di quelli seri eh!

Solo il mio fornetto, battezzato il migliore acquisto del 2014, mi permetteva di avere in 5 minuti delle pizze (per me) deliziose, con un bel cornicione alveolato, morbido e dall’appeal succulento! Solo lui mi permetteva di avere quel fondo croccantino e quell’impasto dorato, cotto alla perfezione.

Sì, era stato amore a prima vista e sia Lui sia le pizze che sfornavo con Lui mi mancano terribilmente.

Voi mi direte: “Ok, non farne una tragedia! Nella sfortuna della piastra ad induzione, usa il forno come hai sempre fatto prima!” infatti… ma nella sfiga (permettetemi di essere scortese, ma qui la cosa è grave) il “tradimento del fornetto” con il forno tradizionale ci sta anche, però in casa ne ho uno che non solo non ha le tacche precise con la temperatura (la manopola passa come se niente fosse da 160 a 190 a 210 gradi), ma ha come temperatura massima solo 250 °C che, voi capirete, è una temperatura irrisoria per una pizza!

Insomma, non c’è soluzione per ora alla mia storia tragica, mi devo rassegnare a pizze decisamente poco “abbronzate” e a cornicioni meno leggeri.

Quindi, con rassegnazione, oggi vi propongo questa pizza, che è buonissima, ma se che fosse stata cotta nel mio fornetto sarebbe stata buonerrima! 😀

Solo la base, condita con la passata di pomodoro, si fa cuocere per 10 minuti e poi, tutto il resto della goduria (perchè qui è di goduria che si parla) va messo a crudo: rucola, pomodori ciliegini e burrata.

La burrata, intera, al centro della pizza, si presenta al commensale in tutta la sua naturale bellezza e starà a lui/lei tagliarla per scoprirne il cremoso interno da gustare insieme alla base della pizza boccone dopo boccone!

NOTA: Ora, non arrabbiatevi, ma capirete che in questo caso, essendo io una food blogger vera  (di sostanza e non di presenza) che quello che pubblica poi se lo mangia, non ho potuto proprio fervi la foto del taglio, perchè quello è sacro e va fatto appena prima del morso a tavola! Perdonatemi dai, dopo tutte queste magagne che ho da digerire…. 😉

PIZZA ALLA BURRATA CON RUCOLA E POMODORINI


Goduriosa: non c’è altro da aggiungere! Provate a farla in casa e sono certa che la rifarete ancora, ancora e ancora…


Livello: facile Tempo: 24 ore + 10 min cottura Dosi: 2 pizze e una pizza baby

Ingredienti:

  • Per il poolish: 200 g farina di forza (io ho usato la manitoba), 50 g farina 0, 250 gr acqua tiepida, 10 g lievito madre essiccato (o 2 g lievito di birra fresco).
  • Per l’impasto: 120 g farina 0, 55 g semola rimacinata di grano duro, 13 gr sale.
  • Per condire: passata di pomodoro, pomodori cilegini, rucola, 2 burratine da 120 g l’una (per me Caseificio Pugliese), basilico, olio evo e pepe nero a piacere.

Procedimento:

  1. La sera prima, verso le 19.00: versate in una ciotola gli ingredienti per il poolish e mescolate tutto con una forchetta. Otterrete una pastella fluida (poolish). Coprite con un coperchio o con pellicola e fate lievitare per tutta la notte a temperatura ambiente.
  2. La mattina seguente, verso le 8.00: versate nell’impastatrice le farine e iniziate ad impastare aggiungendo gradualmente il poolish. Lavorate l’impasto molto bene per circa 15-20 minuti aggiungendo il sale dopo 10 minuti.
  3. Infarinate leggermente il piano da lavoro, ribaltatevi l’impasto, copritelo con una ciotola e fatelo riposare per 1 ora.
  4. Fate le pieghe all’impasto (io faccio sempre “le pieghe a 3” come per il pane: allungate l’impasto, piegate il lembo destro fino al centro e ripiegatevi sopra il lembo sinistro. Fate fare mezzo giro all’impasto e ripetete le pieghe. Girate infine l’impasto in modo che le pieghe siano sotto), mettetelo in una ciotola leggermente oliata, copritelo con pellicola e fate lievitare per 1 ora.
  5. Dividete l’impasto in due porzioni da 280 g l’una e in una più piccola da circa 130 g e formate tre pagnottelle. Disponetele su una teglia infarinata, un poco distanziate tra loro, coprite con pellicola e mettete in frigorifero per 5-6 ore.
  6. Il pomeriggio, verso le 17.00, riportate le pagnottelle a temperatura ambiente e fatele lievitare per altre 2-3 ore.
  7. Preparate intanto il condimento: lavate e tagliate a metà qualche pomodorino ciliegino (io ne ho usati di due tipologie differenti, ma qui sta a voi 😉 ), lavate e centrifugate la rucola, togliete la burrata dal frigorifero e, a piacere, fate cuocere la passata di pomodoro per 5 minuti con un pizzico di zucchero e uno di bicarbonato per togliere acidità.
  8. La sera, verso le 20.00 accendete il forno al massimo della temperatura (il mio in questo caso arriva a 250 °C).
  9. Stendete le pagnottelle lasciando il bordo più spesso, trasferitele su un foglio di carta forno e mettetele su tre teglie. Condite con la passata e, a piacere, un goccio di olio e un pizzico di pepe.
  10. Infornate una teglia alla volta appoggiandola direttamente sul fondo del forno: fate cuocere 10 minuti (5 minuti per la piccola).
  11. Sfornate, completate le due pizze grandi con i pomodorini, la rucola e poggiate al centro la burrata. Servite subito in modo che ogni commensale possa aprire la sua burrata e godere di tutta quella cremosa bontà!
  12. La pizza piccola l’ho completata invece con pomodorini e ciuffetti di ricotta perchè la “signora” quella sera non era in vena di burrata 😀 

HOME MADE PIZZA WITH BURRATA CHEESE, ROCKET SALAD AND CHERRY TOMATOES


Level: easy Time: 24 hours + 10 mins baking Serves: 2 pp + 1 child


Ingredients:

  • For the poolish: 200 g manitoba flour, 50 g flour type 0, 250 g of lukewarm water, 10 g of dried natural yeast starter (or 2 g brewers yeast).
  • For the dough: 120 g flour type 0, 55 g durum wheat flour, 13 g salt.
  • For the stuffing: tomatoes sauce, cherry tomatoes, rocket salad, 2 burrata cheese of 120 g each (for me Caseificio Pugliese), basil, evo oil and pepper (optional).

Method:

  1. The day before, at 7.00 pm: pour in a bowl all the poolish ingredients and mix all using a fork. You will get a very smooth batter (the poolish): cover with a lid or plastic wrap and let rise overnight at room temperature.
  2. The next morning, at about 8:00 am: pour in the kneader the ingredients for the dough and knead all gradually adding the poolish. Knead the dough very well for about 15-20 minutes.
  3. Flour the pastry board and upset the dough. Cover it with a bowl and let rise 1 hour.
  4. Flatten the dough in a rectangle and make folds: put the right corner of the rectangle in the center and cover it with the left corner. Turn the dough of 90°, flatten it again and repeat the folds 2 times. Turn the dough so that the folds are below.
    Brush with oil a large bowl and place the dough, cover with foil or with a lid and let rise at room temperature for 1 hour.
  5. Divide the dough in 2 portions of 280 g each and one of 130 g and form 3 balls. Place them on a floured baking tray, cover with film and put in the fridge for 5-6 hours.
  6. In the afternoon, around 5.00 pm: take out the balls from the fridge and let rise at room temperature for 2-3 hours.
  7. Meanwhile prepare the stuffing: heat (if you want) the tomatoes sauce for 5 minutes with a bit of sugar and a bit of baking soda to reduce tomatoes acidity, wash cherry tomatoes and cut them in half, wash and dry rocket salad and keep out the burrata cheese from the fridge.
  8. In the evening, at 8:00 pm: turn on the oven and bring to the maximum temperature (in my case is 250 °C). Roll out the loaves, transfer them on a sheet of baking paper and place them on a baking tray. Season with tomato sauce and, if you like, with some oil and pepper. Bake for 10 minutes (5 for the smaller one) placing the pan directly on the bottom of the oven.
  9. Season your pizzas with rocket salad, cherry tomatoes and burrata cheese.
  10. Serve immediately in order to allow everyone to “open” his burrata directly on his pizza!

-Post in collaborazione con Casa Radicci-

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15 comments

zia Consu 5 Ottobre 2018 - 21:15

Tu riesci a fare magie anche con pochi mezzi a disposizione! Sei bravissima e quella pizza ha un aspetto divino!!!

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Elena Levati 5 Ottobre 2018 - 22:08

Tu sei un tesoro ♥️♥️

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ipasticciditerry 5 Ottobre 2018 - 21:23

Come non comprendere il tuo ragionamento? Per ovvie ragioni (visto che mio marito è pizzaiolo e avevamo aperto una pizzeria) la pizza non mi è mancata all’estero. A me mancava tantissimo il latte fresco e le verdure … Ottima la tua pizza

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Elena Levati 5 Ottobre 2018 - 22:07

Eh lo so infatti te lo invidio 😁😁

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ariannafrasca82 5 Ottobre 2018 - 22:15

A chi lo dici! A me non solo mancano le pizze italiane, neppure una mozzarella decente si riesce a trovare! Non vedo l’ora di tornare per natale per far assaggiare alla mia piú piccola una mozzarella di bufala. Poverina, non l’ha mai assaggiata!
Per la pizza invece si consola con quella di mamma perché qui in California sono gommosissime oppure di ingredienti strampalati. Sono pizze americane, del tutto diverse dalle nostre. Peró devo dire che la variante Hawaian ha un suo perché: prosciutto cotto e ananas. Da provare!

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Elena Levati 9 Ottobre 2018 - 07:22

eh immagino!!! certo io in confronto a te sono più fortunata e ho tutto più a portata di mano, o di aereo! cmq la pizza hawaiana ha un suo perchè sì! io amo dolce e salato e mi piacciono gli accostamenti inusuali, quindi se mi capiterà la assaggerò senza timori! un bacio grande Arianna!!!! E grazie per essere passata <3

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Claudia 6 Ottobre 2018 - 12:58

Mi vien fame solo a guardare la foto!!!! :-* baci e buon w.e.

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Elena Levati 9 Ottobre 2018 - 07:21

tu sei un tesoro!

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milesweetdiary 6 Ottobre 2018 - 13:02

Comprendo il dramma e allo stesso tempo apprezzo molto quello che riesci a creare. Brava 😚

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Elena Levati 9 Ottobre 2018 - 07:20

sei carinissima Mile, ma davvero qst volta non me lo merito :-*

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edvige 6 Ottobre 2018 - 14:08

Comprendo benissimo che ti manca a me magari no 🙁 ma io sono un caso atipico pur avendo marito figlio di napoletano doc che adora la pasta e la pizza. Per il primo provvedo per il secondo va fuori dal suo amico pizzaiolo 🙂
Buon we.

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Elena Levati 9 Ottobre 2018 - 07:20

eeheheh ma voi avete la fortunissima di avere l’amico pizzaiolo!!!! se me lo mandi qui un po’… 😉

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RicetteVegolose 8 Ottobre 2018 - 13:38

Io AMO le tue pizze te l’ho già detto tante volte <3 E se anche la cottura non è stata proprio magistrale, sono certa che sarà stata buonissima! Se posso consigliarti anche io avevo il tuo problema con il forno tradizionale e la pizza, risolto egregiamente comprando una pietra refrattaria da usare nel forno, se ne trovano ad ottimo prezzo anche su Amazon 😉 La uso da anni con ottimi risultati! Se ti interessa e ti servono ulteriori info sai dove trovarmi… un abbraccio :*

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Elena Levati 9 Ottobre 2018 - 07:19

Sei un tesoro! guarda mi rincuora non sai quanto leggerti! si ci sto pensando seriamente alla refrattaria: l’unico mio dubbio è sul tempo che necessita per scaldarsi e questo, paragonato ai 5 minuti che impiegava il mio fornetto per entrare in temperatura e ai 4 minuti di cottura, non aveva mai potuto avere la meglio.
Ma ora sono decisamente più aperta! Grazie mille carissima!!!!!

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pizza autunno 9 Novembre 2018 - 10:51

[…] amo la pizza e che sono in crisi esistenziale da mancanza di forno-pizza, vi ho già raccontato in questo post le mie disavventure spagnole in quanto a pizza fatta in casa, quindi oggi arriverò subito al […]

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