Non mi è mai pesato più di tanto andare al supermercato a fare la spesa, certo non amo andarci proprio negli orari e nei giorni di punta quando, già mentre cerchi posteggio, capisci che cosa ti aspetterà e quanta coda dovrai fare alle casse.

Mi piace invece moltissimo andare a far spesa in quei bei posticini raccolti, con prodotti d’elite o nei mercati coperti o ancora al porto, al mattino presto, quando le barche dei pescatori sono appena rientrate cariche di pesce freschissimo… certo, abitassi al mare… o ci fosse qui vicino un mercato coperto come quello che ho visto a Stone Town… o anche solo trovassi dalle mie parti un negozietto tipo vecchia drogheria… Sarebbe tutta un’altra storia… Insomma, in conclusione, gli unici posti in cui mi piace andare a fare la spesa che mi vengono in mente sono a molti km dalla mia dimora!

Per fortuna gran parte degli acquisti li faccio con i gruppi di acquisto solidali che mi permettono di provare e trovare materie prime di ottima qualità, biologiche e anche qualche rarità. Però qualcosa mi manca: manca l’aspetto della ricerca, il perdersi tra le file di prodotti che non si conoscono, manca la passeggiata verso questo o quel posto particolare, manca anche l’aspetto visivo che guida l’acquisto e soprattutto i profumi e gli odori. Come quell’incredibile, buonissimo profumo di spezie che ti pervadeva le narici entrando al mercato coperto di Zanzibar, o la sensazione di essere di fronte alla bellezza pura guardando tutti i colori della frutta fresca disposta in pigne regolari e perfette al mercato di Barcellona, o ancora l’odore forte di pesce freschissimo al porto di Favignana… Manca tutto questo comprando con i GAS, ma è anche vero che non potrei resistere molti mesi alle verdure e alla frutta insapore che spesso si trova sui banchi dei più comuni supermarket.

E poi, diciamocelo, in primavera ed estate ci pensa l’orto della nonna e il frutteto di papà ad appagare la mia ricerca di genuinità e bellezza della natura. Proprio domenica siamo andati a cogliere le ciliegie, le fragole, i primi lamponi e le fragoline di bosco che dopo 25 anni danno a ancora dei frutti incredibilmente profumati.

E poi, venendo alla ricetta (voi direte: era ora!) ho raccolto anche un bel mazzetto abbondante di rucola. E siccome sono stufa di mangiarla a crudo sulla bresaola, ho pensato di farne un pesto, insieme alle mandorle!

PESTO DI RUCOLA


Livello: facile Tempo: 15 minuti Dosi: 4 persone


Ingredienti:

  • un mazzo abbondante di rucola,
  • 40 gr di mandorle non pelate,
  • 50 gr grana padano,
  • olio extra vergine d’oliva.

Preparazione:

  1. Lavate la rucola e fatela scottare per 5 minuti in acqua salata in modo che perda l’amaro.
  2. Scolatela con una schiumarola e, nella stessa acqua di cottura, fatevi cuocere il formato di pasta che preferite.
  3. Tamponate la rucola con un panno morbido e tenete da parte.
  4. Tostate le mandorle a 200 °C per 7 minuti circa o in padella senza condimenti fino a quando sentite il profumo e iniziano a scoppiettare.
  5. Mettetele nel mortaio e iniziate a pestare. Aggiungete il grana grattugiato, la rucola e continuate a pestare fino a grossezza desiderata.
  6. Aggiungete a questo punto l’olio, poco alla volta, mescolando, in quantità tale che il pesto si amalgami e assuma la giusta consistenza.
  7. Aggiustate di sale e pepe.
  8. Il consiglio è di stemperare sempre il pesto con un po’ di acqua di cottura della pasta per renderlo più morbido e omogeneo.

Consigli: 

  • Ovviamente potete preparare il pesto usando il frullatore al posto del mortaio!

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2 comments

accantoalcamino 24 Maggio 2011 - 15:04

Ciao Elena, ogni tanto torni a deliziarci con qualche ricetta. Io lo fccio spesso ma senza sbolletare la rucola e con i pinoli, ma l’idea “sbollentosa è da copiare, un bacione 🙂

Reply
conunpocodizucchero 24 Maggio 2011 - 15:13

Ciao cara! Eh, ogni tanto ritrono sì… dovrei farlo più spesso… sarà che mi devo ancora abituare ai ritmi di una vita matrimoniale? che dici? io ti seguo sempre anche se commento poco, sei sempre un riferimento importante! comunque l’idea sbollentosa è nata quando la rucola che avevo a disposizone era quasi andata in canna e l’amaro sarebbe stato eccessivo. Ma mi è piaciuto così tanto che alla fine ora lo faccio sempre così! Un bacio grande grande

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